| GINNASTICA ARTISTICA. HA 18 ANNI DA POCHI GIORNI E STA BRUCIANDO LE TAPPE: L’OTTIMA QUALIFICAZIONE NEL GENERALE HA «CERTIFICATO» UNA CRESCITA COSTANTE
La maturità di Lia campionessa vera
Trave, corpo libero e parallele di alto livello, e anche nel volteggio è migliorata tantissimo: «La finale era il mio obiettivo più importante»
E per me è un vero onore essere la seconda ginnasta italiana dopo Vanessa
LIA PAROLARI
ITALIA GINNASTICA
Folco Donati
PECHINO
Un volto da copertina, un corpo che sembra disegnato dal Dio dell'eleganza, una tecnica ed una volontà di primissimo piano che le hanno permesso di divenire una delle ginnaste di punta del team azzurro. Questa è Lia Parolari, nata a Orzinuovi, residente a Cossirano di Trenzano, diciotto anni appena compiuti e un’innata predisposizione per la ginnastica artistica: «Mia madre mi dice che quando avevo cinque anni vidi alla televisione una ginnasta russa in azione, le sembra di ricordare al corpo libero - spiega la bellissima Lia -. Io dissi che volevo fare le sue stesse cose. Mi accontentò ed entrai nella palestra di Trenzano. Qualche dopo tempo incontrai Vincenzina e da allora non ho più lasciato nè lei, nè la ginnastica». A Pechino, al villaggio olimpico, c'è stata una piccola festa lo scorso 30 luglio: «Ho compiuto 18 anni - dice Lia - . Lontano dai miei genitori, ma vicino a persone fantastiche come le mie compagne. Poche feste perchè la concentrazione deve restare alta, ma questi auguri un po’ strani mi sono piaciuti molto lo stesso».
DOPODOMANI nello straordinario «National Indoor Stadium» di Pechino, Lia scenderà in pedana per disputare la finale delle migliori 24 nel concorso generale, insieme a Vanessa Ferrari. «Sono molto soddisfatta perché ho colto il mio obiettivo più importante - dice la ginnasta dell’Estate 83 -. Mi spiace per la squadra, perché poi alla luce dei fatti la qualificazione era alla nostra portata nonostante i problemi di Vanessa. Avevo anche fatto un pensierino alla finale delle parallele, ma alla fine questo non sarebbe stato possibile anche se non avessi sbagliato». Un esercizio alla trave che esprime qualità e certezze, un corpo libero più che mai competitivo, una parallela che non sarà da finale olimpica ma che in senso assoluto vale moltissimo, e anche al volteggio, che una volta era il suo punto debole, la Parolari ha mostrato notevoli miglioramenti: e ora Lia è la seconda ginnasta italiana. «Questo mi fa molto piacere - dice soddisfatta -. Essere seconda dietro a Vanessa è un onore. È vero, ho difficoltà al volteggio, ma sono migliorata tanto e questo grazie alla nostra nuova palestra di Lograto, per cui non finiremo mai di ringraziare Lorenzo Pancini che in sostanza ci ha regalato la bellissima nuova struttura».
NON HA MAI dimenticato Travagliato, «che addirittura - ricorda - con il sindaco qualche settimana fa mi ha donato la cittadinanza onoraria» e conta a Pechino un seguito numeroso: Papà Valerio, mamma Flavia, il fratello Simone, Vincenzina Manenti con il marito Duilio (il vice-presidente dell’Estate ‘83 Galleria del Tiro Lograto, la società di Lia) e la figlia Clara; il fisioterapista del club, Federico Turtoro, e la moglie Ersilia. Per Lia, anche le prime pose per il catalogo dello sponsor tecnico della spedizione azzurra a Pechino e un servizio per un settimanale di moda: il futuro è assicurato? «Non so - afferma avvolgendosi in tutta la sua timidezza -. Per ora penso solo alla gara. Finire su giornali e riviste fa un enorme piacere, ma nel mio futuro per ora vedo solo la ginnastica».
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