Finali AA

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Trilli93
view post Posted on 5/4/2009, 08:06




MILANO - LA FERRARI PRECIPITA, LA ARMI NON DECOLLA E L'AVIERE POZZO E' AL SESTO CIELO!

04 Aprile 2009
Partenza con sgommata. Vanessa Ferrari sale alla trave con la voglia di spaccare il mondo. Il suo 14.075 si giustifica soltanto con una nota di partenza più bassa, 5.2. La giuria non gli riconosce l’enjambé cambio ad anello. Nulla è compromesso, anche perché, a vederla dalla tribuna, sembra avere il cipiglio per mettere la freccia. Al corpo libero conquista il secondo punteggio di giornata, 14.525, che fa ben sperare per la finale di domani. Meglio di lei farà soltanto la russa Afanaseva, 15.575. A questo punto, all’inizio della terza rotazione, si apre un’autostrada verso il podio. A parte la Semenova, che sembra procedere su una corsia preferenziale, le ginnaste davanti a Vanessa pagano, tutte, una tassa salata alla trave. La britannica Downie, in particolare, con un 11.700 getta all’aria le sue ambizioni di medaglia. Cade Ksenia Afanasena (13.575). Peccato che la Ferrari, partita per seconda al volteggio, aveva già vanificato ogni speranza di rimonta. Vanessa corre sui 25 metri, con il bendaggio alla caviglia e gli antidolorifici. Il tendine d’Achille è imbavagliato, si tratta solo di imbeccare il doppio avvitamento, come in qualificazione. Purtroppo la battuta in pedana non è buona, il presalto non le regala la spinta sufficiente a completare i movimenti e arriva di ginocchia, prima di distendersi lunga sul materassino. La posizione in classifica nell’All-around femminile, con un 12.700, collassa improvvisamente. La campionessa europea abdica nel peggiore dei modi, con un ruzzolone impietoso. Non resta che la parallela. Ci sale per prima, e a questo punto è un bene, perché la voglia è quella di tornare negli spogliatoi. L’esercizio è discreto ma l’uscita con lo Tsukahara assolutamente da dimenticare. L’arrivo è scarso e l’azzurra fa due-tre passetti prima di riuscire a fermarsi. Risultato: un 13.875 che porta il suo totale a 55.175 (VO 12.700; PA 13.875; TR 14.075; CL 14.525), un decimo in meno rispetto alla gara di giovedì. L’Europeo casalingo della stella di Orzinuovi finisce con il 9° posto. In testa brindano le due Ksenia. La Semenova (58.175) è la nuova regina continentale. Argento per la Afanaseva (57.600). Sul gradino più basso del podio sale a sorpresa l’elvetica Ariella Kaeslin, che con quattro buone esecuzioni brucia avversarie, alla vigilia, più titolate di lei, come la rumena Tamirjan, quinta con 55.925, la stellina d’oltralpe Youna Dufournet, addirittura 19esima dopo una brutta caduta di faccia al corpo libero, la promessa ucraina Holenkova (18ª con 54.150) o la belga Van Walleghem, sesta con 55.900. Positiva, invece, la risalita della spagnola Izurieta, che a fari spenti è arrivata fino ai piedi del podio, quarta con 56.325. Last but not least Emily Armi. La piccola di Lissone bagna con l’ultimo posto, il 24esimo, il suo debutto in una finale europea. All’esordio assoluto tra le senior, in una rassegna tanto competitiva, con l’aggravante dell’emozione di giocare in casa, Emily fa bene soltanto mezza gara e torna alla base con 42.375 (VO 13.625; PA 2.000; TR 12.925; CL 13.825). L’inizio è di quelli che stenderebbero un cavallo. La caduta sulla ruota senza mani, nel primo apparato, non è il modo migliore per presentarsi. Eppure, da questo momento la Armi tira fuori il carattere, reagisce, non ci sta, e per chi se ne intende di ginnastica questo exploit caratteriale è un’ottima notizia. Al corpo libero raggiunge il suo apice di giornata, con la colonna sonora di Ratatouille, il topino della GAL porta a casa un buon 13.825. Anche il volteggio, pur con un solo avvitamento, non è male (13.625). L’incubo però torna a materializzarsi sugli staggi. In un cambio, proprio in avvio, l’azzurrina manca la presa. Magnesia sulle mani, un respiro profondo e riprova lo stesso movimento. Niente da fare, è ancora a terra. Nonostante gli applausi di incoraggiamento di tutto il palazzetto, il suo nome scandito al battito delle mani, Emily rinuncia a completare il suo programma, beccandosi un 2, più scolastico che ginnastico. Viste le premesse e l’esperienza acquisita il bilancio della Armi, comunque, merita una piena sufficienza. Sul fronte maschile grandissima prova di Enrico Pozzo. In una gara lunga e selettiva, dominata da Fabian Hambuechen, che, con il totale di 89.175, detronizza Deviatovski, l’aviere di Biella riscatta la prova grigia di ieri. 12 attrezzi in due giorni sono roba da superuomini ed Enrico ha dimostrato in altre occasioni (a Losanna, per esempio, dopo l’operazione al piede, neanche tre mesi prima) di non essere il tipo che si tira indietro. Con una sbarra da applausi e il Gaylord ben impugnato (14.900), un corpo libero (14.800) e un cavallo (13.575) pagati meno del dovuto, Pozzo finisce sesto con 86.400 (CL 14.800; CM 13.575; AN 13.400; VO 15.600; PA 14.125; SB 14.900), incollato al romeno Koczi (86.775) e al tedesco Philipp Boy (86.825). Pronostico azzeccato del suo amico Morandi! Irraggiungibile il terzetto di testa. La medaglia d’oro sporca la parallela, senza per questo mettere mai a rischio la sua leadership. Secondo l’astro nascente d’Oltremanica Daniel Keatings, già campione d’Europa juniores a Losanna 2008. Ancora terzo, come ad Amsterdam, il russo Yury Ryazanov, che butta a mare l’argento nel corpo libero e al volteggio. Un distacco di 75 millesimi, al termine di una vera e propria maratona, non si manda giù tanto facilmente.









Il sogno di medaglia per Vanessa Ferrari svanisce alla terza rotazione, dopo l’esercizio al volteggio. La bresciana, infatti, terminata la prova alla trave e al corpo libero che la vedevano al 4° con un punteggio complessivo non lontano dal podio, è caduta al volteggio, attrezzo in cui ha voluto rischiare un avvitamento in più. I troppi passettini in uscita alle parallele assimetriche hanno definitivamente cancellato ogni speranza. Vanessa finisce così al 9° posto con 55.175 punti (VO.12.700, PA. 13.875, TR. 14.075, CL 14.525).

Non ha retto la tensione dell’esordio la giovane Emily Armi. Dopo aver sporcato l’esercizio alla trave con una caduta e aver commesso lo stesso errore nell’ingresso alle parallele, ultimo attrezzo di rotazione, non se l’è sentita di continuare e ha gettato la spugna. Peccato perché nel corpo libero e al volteggio si era ben comportata e in qualificazione, giovedì, aveva dimostrato qualità. Emily finisce così il suo europeo all’ultimo posto della classifica con il punteggio totale di 42.375 (VO. 13.625, PA. 2.000, TR. 12.925, CL.13.825).
Il titolo è andato alla russa Ksenia Semenova (58.175), campionessa europea 2008 alle parallele assimetriche e alla trave, seguita dalla connazionale Ksenia Afanaseva ( 57.600) e dalla svizzera Ariella Kaeslin (57.275) che ha scalzato la spagnola Izurieta dal podio solo all’ultima rotazione.
 
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