| questo non lo so since...
Molte informazioni ci sono gia ma lo posto lo stesso... Pechino 2008 - Vanessa cade! Italia quasi eliminata Eurosport - dom, 10 ago
Prestazione deludente delle ragazze italiane nella gara di qualificazione della ginnastica. La Ferrari cade due volte e manca l'appuntamento con le finali di specialità: cercherà il riscatto nell'All-Around. Al vertice duello durissimo tra Cina e Stati Uniti
Altre notizieCassina, Morandi e Coppolino: finale! FOTO: le immagini della ginnastica a Pechino!! L'Italia campione d'Europa a Volos 2006 non c'è più e tanto meno quella Vanessa Ferrari che era stata capace di stupire tutti ai Mondiali dello stesso anno vincendo l'oro All-Around per la prima volta nella storia della ginnastica italiana. Il tutto è stato schiacciato sotto il peso degli infortuni che hanno rovinato la preparazione olimpica portando a Pechino una squadra acciaccata e terrorizzata.
Si è capito fin da subito che sarebbe andata male: la Ferrari sale per seconda alla trave, 10 secondi ed è già per terra, come a dire: "attenti ragazzi, non è giornata". 14.775 il suo punteggio che la estromette già dalla finale di specialità.
L'eleganza di Lia Parolari (15.175 alla trave) tiene in piedi le azzurre che passano al corpo libero e attendono l'accelerazione di Vanessa. Che non arriva. La ginnasta della Brixia Brescia ci mette grinta e propone un esercizio competitivo nelle diagonali acrobatiche, ma "sporca" un po' la parte coreografica e lo score di 14.650 porta con sé un altro verdetto duro da accettare: l'esclusione dalla finale al corpo libero. Uno smacco.
Anche Carlotta Giovannini, poi, finisce con il sedere sulla pedana al termine della prima diagonale, sicché non bastano gli sforzi della solita Parolari e di Federica Macrì: l'Italia occupa infatti il sesto posto (l'ultimo nella classifica parziale) a metà gara.
Rincorrere è difficile, si sa, ma con il volteggio arrivano almeno delle buone notizie: la Giovannini si riscatta alla grande e la media dei suoi due salti (15.137) la pone al terzo posto parziale nella classifica di specialità, con la quasi certezza dell'accesso alla finale, una gara cui invece non parteciperà Francesca Benolli (15.075), inspiegabilmente limitata a un salto unico dai tecnici azzurri (per qualificarsi in finale serve saltare due volte, ndr).
L'ultima rotazione mette fine alle speranze nel modo peggiore. Vanessa Ferrari ormai non c'è più con la testa e sale sull'attrezzo tutta contratta: la caduta appare subito inevitabile e arriva puntuale nel Tkatchev a metà esercizio: 14.050 e un'altra finale buttata via, giusto per restare in tema. L'Italia chiude a quota 231.275, 6a nella classifica parziale, ma verrà esclusa dalla finale delle migliori otto dopo le ultime suddivisioni delle qualificazioni (in cui saranno in pedana, tra le altre, Russia, Ucraina e Brasile).
Terminata l'analisi in chiave critica, passiamo al lato ottimista della situazione, perché non tutto è perduto. Oltre al volteggio della Giovannini, infatti, Vanessa Ferrari entrerà comunque nella finale All-Around delle migliori 24 e insieme a lei ci sarà anche la Parolari. Vany attualmente è 9a nell'entry list (58.300 il totale), un decimo meglio di Lia (10a).
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Chiuso il capitolo azzurro, è obbligatorio mettere l'accento sulla sfida al vertice tra Cina e Stati Uniti, la cui rivalità olimpica si esprime ai massimi termini proprio enlla ginnastica artistica femminile.
Nella classifica a squadre è la nazione ospitante a guidare la classifica (248.275) davanti alle americane (246.800) che però hanno un margine di miglioramento alle parallele, dove sono cadute Memmel e Liukin. La situazione è invertita, però, nella graduatoria individuale che vede in testa le statunitensi Shawn Johnson (62.725) e Nastia Liukin (62.375), seguite da Yilin Yang (62.350). La battaglia, insomma, è appena cominciata!
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